martedì 7 giugno 2011

Le radiazioni nucleari favoriscono il sesso maschile




Secondo un recente studio, a seguito dell’esposizione di radiazioni, le donne sono più propense a partorire un maschio piuttosto che una femmina. Lo studio si fonda sull’analisi del rapporto di nascite fra maschi e femmine dopo l’evento di Chernobyl,altre esposizioni accidentali fra gli anni 60 e 70 e nei pressi di strutture nucleari in Germania e Svizzera. Non è ancora chiaro tuttavia se le radiazioni influenzano lo sperma maschile, gli ovuli femminili o l’embrione stesso. Ma questo rapporto fra uomini e donne distorto può essere l’indice di problemi delle radiazioni non ancora affrontati, dando preuccupazione anche in seguito ai recenti eventi in Giappone.

"Il dogma era che questo effetto non era possibile o che non vi era alcun effetto di questo genere", ha detto Hagen Scherb, un biostatistico al Helmholtz Zentrum München a Monaco di Baviera, in Germania. "Ora siamo in grado di dimostrare chiaramente che vi è un effetto. E questo cambia il nostro pensiero circa i rischi da radiazioni". Nel complesso la variazione è abbastanza esigua, dell’ordine dello 0,5%.
Le radiazioni ionizzanti che provengono da bombe e centrali nucleari hanno mostrato di alterare rapporti di sesso nei moscerini della frutta e nei topi, ha detto Karl Sperling, dell'Istituto di genetica umana presso l'Università di Berlino. Egli sospetta che le esposizioni alle radiazioni potrebbero influire sul DNA nelle prime divisioni cellulari durante il periodo del concepimento, che è risaputo per essere un periodo estremamente vulnerabile.

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